'Grazie alla scienza dello yoga, l'anima raggiunge un'assoluta padronanza sul corpo e sulla mente, e si serve di questi strumenti per conseguire la realizzazione del Sè, ossia la consapevolezza della propria natura trascendente ed immortale, una cosa sola con lo Spirito.' -Yogananda
Se dico yoga, cosa ti viene in mente?
Ragazze e ragazzi con fisici perfetti, senza un filo di grasso o cellulite, mezzi nudi che fanno performance da circo in posizioni da pretzel?
Già con l'avvento dello yoga in occidente, si è iniziato a perdere un pò del suo significato originario, trasformandolo in mero esercizio fisico, ora i social e la società dell'apparire in generale, l'hanno messo alla stregua del cross fit, qualcosa che fai per tonificare i glutei. Mi immagino Yogananda e altri grandi come lui rivoltarsi metaforicamente nella tomba.
Lo yoga ha origine antichissime, probabilmente già tra il 3000 e il 1800 a.c, nella valle dell'Indo. Lo yoga allora non prevedeva nessuna asana, o posizione fisica a cui pensiamo quando parliamo di yoga, ma era principalmente meditazione. Le asana arrivano dopo, nascono come bisogno di preparare il corpo a rimanere seduto e fermo per ore nella posizione seduta di meditazione, rendendolo flessibile ma forte. Pensa a stare seduto a terra con le gambe incrociate mantenendo la colonna vertebrale dritta per ore..
Le asana inoltre servono a mantenere pulite le nadi ovvero i canali energetici che scorrono lungo tutto il nostro corpo, dove fluisce l'energia vitale o Prana.
'Yoga è l'arresto delle modificazioni mentali.' - Patañjali, Yoga Sūtra
Persino Patanjali nei suoi Yoga Sutra, che è considerato uno dei testi fondamentali dello yoga, scritto probabilmente tra il I e il V secolo BCE, nomina una sola volta le asana, nell'aforismo: sthira sukham asanam, ovvero l'asana deve essere stabile e comoda. Punto. Non c'è riferimento ad allineamenti ,cani che guardano in su o in giù, gatti e altri animali.
Patanjali ci descrive i passaggi, Aṣṭāṅga Yoga, ovvero “Yoga a Otto Lembi”, per arrivare a disciplinare la mente, in modo da poterla unire con corpo e spirito e arrivare a quell'unione con il Tutto.
L'ultimo degli 8 passi è Samadhi uno stato di consapevolezza in cui nessun dolore, insoddisfazione o desiderio può raggiungerti, è trascendere la realtà, rivelazione universale che porta a comprendere il senso dell'Universo.
Le asana sono il terzo degli otto lembi, uno dei gradini che ci porta verso lo scopo finale dello Yoga che è la realizzazione del Sè. Ma senza condotta morale, meditazione, pranayama (controllo del respiro) e controllo dei sensi, non raggiungerai mai lo scopo, e se non pratichi anche questi passi, non puoi dire di stare facendo yoga.
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